martedì, agosto 23, 2011

Ci sono periodi che sono come scivoli che non finiscono mai. Tu sali fino in cima, poi prendi fiato perchè un po' ti fa paura buttarti e precipitare giù. E infine ti lanci. La velocità è talmente alta che non riesci a prendere fiato. Tutto quello che ti circonda scorre velocemente, tutto quello che ti sei lasciato indietro rimane lì a guardarti e non vedi mai la fine dello scivolo. Precipiti e basta. Speri che qualcuno ti fermi. In realtà sai che sei solo tu che puoi decidere se fermarti o no.

Intanto il telefono con le cuffiette suona sempre e sembra che con questo caldo infernale la gente abbia la forte necessità di arrabbiarsi. Ma non so esattamente con chi. Non credo con me. Forse con il mondo. O con se stessa.

In questa strana città, un po' surreale in questo periodo, capita anche che rubino i bidoni. Strano ma vero. Mi consolerebbe sapere che succede anche in altri posti perchè rimango senza parole...

Anche questa estate è tanto strana. La prima nella mia vita passata a lavorare (non che mi dispiaccia, anzi, qualcuno deve avermi ascoltato...). Mentre c'è chi va in Sud America, in Ligura, forse a Madrid da quello che ho intuito in un bellissimo blog;-)

Spero che almeno lo scivolo diventi meno ripido e la discesa rallenti po'. Il fatto che scriva qui forse ne è un segno...non so.

1 commento:

Rendl ha detto...

Continua a scrivere, non rinunciarci...sfogati! I tuoi lettori (happy few) te lo chiedono! Ah ah! Un abrazo fuerte, Si