martedì, gennaio 29, 2008

Al re di via Col di Lana

Strano come le circostanze, un orario cambiato, un'abitudine non seguita possano cambiare
radicalmente le cose.
Se oggi non avessi seguito quel corso adesso ci sarebbe un gatto in più su questa terra.
Se fossi tornata al solito orario avrei portato in giro prima il cane, il cane non avrebbe spaventato il gatto, il gatto non avrebbe attraversato la strada e la macchina non l'avrebbe preso sotto.
Se quella macchina non fosse passata a quell'ora....
Se il gatto non avesse attraversato....
Se i padroni l'avessero tenuto un po' di più in casa....
Se, se, se...
Ma le cose nella vita accadono proprio perchè una serie di coincidenze si concentrano nello stesso luogo e nello stesso tempo.


Mi dispiace davvero per quel gatto che non era mio ma che vedevo tutti i giorni davanti a casa. Era il re della strada, grosso e forte. Rosso e un po' sporco....
Aurevoir mon ami!

martedì, gennaio 22, 2008

Quando le cose intorno a te cambiano,
quando le persone che vedi ogni giorno non sono più quelle di prima,
quando i tuoi orari, i tuoi ritmi cambiano
e anche i discorsi che senti sono diversi,
anche tu un po' cambi.

Prima di prendere una decisione si pensa sempre alle conseguenze più pratiche, quelle più obiettivamente evidenti. Non pensiamo invece a come potremmo reagire noi. Ed è anche la cosa più difficile da prevedere.
Vivi e basta.

Poi un giorno una cosa che ti sembrava bella e consolante, come vedere quella donna affacciata sempre alla finestra, ti sembra insopportabilmente triste. Ti chiedi perchè il marito non torni a casa prima per farle compagnia, o perchè i figli, se è vedova, non la vadano a trovare. Mah, chi lo sa...
Allora, quando questo accade, ti accorgi che forse qualcosa è cambiato, che ogni cosa ha un suo tempo, ma che non sempre quello che vogliamo lo possiamo avere subito.

La scorsa settimana una mia carissima amica tedesca di Erasmus ha avuto un bimbo. Mi ha mandato le foto: c'erano lei, il marito e il bimbo, tanto voluto. Mi sono commossa, stranamente. E infatti, quando lo racconto ad un'altra mia cara amica che vive qui vicino e che mi conosce bene, lei mi chiede perchè, cioè perchè mi sono commossa.
E sapendo di mentire a me e a lei le rispondo che non lo so e cambio discorso...

lunedì, gennaio 07, 2008


In cucina c'è un nuovo calendario. Anno nuovo, calendario nuovo.
è un calendario carino però. In ogni pagina c'è un quadro di Cezanne. A Gennaio ci sono raffigurati due uomini seduti ad un tavolo di una taverna, probabilmente di ceto medio-basso, che giocano a carte, uno di fronte all'altro...

...e intanto penso che è da un po' che non scrivo su questo blog...novità, cambiamenti, il tempo che manca...ma mi mancava questo blog però...mi mancava parlare a me stessa...

e mentre sono qui che scrivo mi arriva un messaggio istantaneo sul messenger da un compagno di dottorato che non sentivo da ancora più tempo....e penso che parlare a qualcuno che non vediamo, che non frequentiamo mai è un po' come parlare a se stessi, così come su un blog...

...ma i due uomini del quadro sono sempre lì, intenti a studiare le carte che hanno in mano...ma a chi toccherà giocare in quel momento? Guardo la posizione del loro corpo, forse è possibile capirlo. Pochi indizi, uno ha le spalle un po' inclinate in avanti, forse è più rilassato, mentre l'altro sebra più teso,magari è il suo turno, ma a parte questo, niente...pensano...

le differenze a volte sono appena percepibili. I confini fra una persona e l'altra sono incerti, molto flessibili. Non sempre definibili. I due uomini sono fermi, ognuno sulla sua sedia, ognuno a fissare le proprie carte. I contorni delle loro giacche, dei loro volti, dei loro cappelli sono ben tracciati; ma c'è qualcosa che li unisce: quella tovaglia stranamanete plastica, rossa come il tavolo su cui si poggia, è la base del quadro e del loro gioco, è l'elemento che unisce familiarmente due persone (di solito se si decide di stare allo stesso tavolo con un'altra persona, specialmente se si è solo in due, è perchè abbiamo o vogliamo avere un tipo di rapporto con questa persona).

Il mio interlocutore mi dice che se si vuole raggiungere un obiettivo bisogna muoversi e prendere una decisione...già...quale carta giocare? e in quale momento?

il tempo passa, ogni carta va giocata al momento giusto, non prima e non dopo.