martedì, gennaio 22, 2008

Quando le cose intorno a te cambiano,
quando le persone che vedi ogni giorno non sono più quelle di prima,
quando i tuoi orari, i tuoi ritmi cambiano
e anche i discorsi che senti sono diversi,
anche tu un po' cambi.

Prima di prendere una decisione si pensa sempre alle conseguenze più pratiche, quelle più obiettivamente evidenti. Non pensiamo invece a come potremmo reagire noi. Ed è anche la cosa più difficile da prevedere.
Vivi e basta.

Poi un giorno una cosa che ti sembrava bella e consolante, come vedere quella donna affacciata sempre alla finestra, ti sembra insopportabilmente triste. Ti chiedi perchè il marito non torni a casa prima per farle compagnia, o perchè i figli, se è vedova, non la vadano a trovare. Mah, chi lo sa...
Allora, quando questo accade, ti accorgi che forse qualcosa è cambiato, che ogni cosa ha un suo tempo, ma che non sempre quello che vogliamo lo possiamo avere subito.

La scorsa settimana una mia carissima amica tedesca di Erasmus ha avuto un bimbo. Mi ha mandato le foto: c'erano lei, il marito e il bimbo, tanto voluto. Mi sono commossa, stranamente. E infatti, quando lo racconto ad un'altra mia cara amica che vive qui vicino e che mi conosce bene, lei mi chiede perchè, cioè perchè mi sono commossa.
E sapendo di mentire a me e a lei le rispondo che non lo so e cambio discorso...

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