venerdì, marzo 28, 2008

Non correre all'impazzata,
non perderti fra la folla che non si guarda,
che non si ascolta.
Impara a fermarti e osservare,
osservarti come mai hai fatto.
Ascolta le lettere,
una dopo l'altra,
non sono mai casuali.
Passeggia lentamente,
fra il traffico e i rumori,
fra la passione e l'istinto
e sorridi con calma a quello che già hai,
a quello che potrai avere.
Impara a guardare con gli occhi dell'anima
se vuoi conquistare un'altra anima.
L'istinto umano può anche essere
poesia.

lunedì, marzo 10, 2008

A volte l'inconscio lavora in un modo strano e capirlo vorrebbe dire controllare pienamente la nostra persona. Ma nella maggior parte dei casi non è così. E allora capita che prendiamo una decisione invece di un'altra senza una vera ragione logica o che ci piace una cosa o una persona così, a pelle, come si suol dire. Ma forse il "luogo" in cui l'inconscio si esprime più facilmente e nel modo più forte è nei sogni. Alcuni sogni spaventano perchè non hanno nessuna logica apparente o se fossero realtà sarebbero naturalmente o socialmente inaccettabili. Ma i sogni sono tali perchè rimangono idea o visione.
Beh, quell'idea mi spaventa, o forse fino quando non gli do una spiegazione "pseudo-psicologica", tipo auto-analisi. Perchè se considerassi come possibilmente vero un determinato sogno forse non mi accetterei, cambierei opinione su me stessa. Ma in quanti siamo? Tanti filosofi hanno buttato lì delle ipotesi... Allora, contiamo...siamo: io sociale, io inconscio (o dei sogni), io istinto... Siamo già in troppi, ci credo che poi sono indecisa, nopn so mai a chi dare ragione. O forse hanno ragione un po' tutti i miei io, basta non farli litigare e basta che al momento e nel luogo appropriato venga fuori l'io giusto. Mah...