lunedì, ottobre 29, 2007

A volte è bello ubriacarsi della gente.
La esplori da cima a fondo, cercando se possibile di non farti accorgere. Vengono fuori le paure più profonde, i sogni, le debolezze. Dietro ad ogni corazza si scorge sempre "un'anima fragile". E non fragile perchè debole, ma perchè una volta che è nuda non può più coprirsi, una volta tolta la corazza non si può più difendere. E tu non sei lì per attaccarla...sarebbe da cinici...ci fai solo un giretto dentro. Per un attimo sei l'altra persona. E' come una conquista, è una voglia incontrollabile di empatia che non porta a niente se non a conoscere una persona.
(Da dove verrà poi questa fissa...
Cosa me ne faccio poi di tutte queste paure, delle speranze, dei problemi o delle felicità di ognuno... Non lo so... Ma mi rende felice. Non tutto deve avere una spiegazione, no? Ci possono anche essere cose irrazionali che sono così e basta.)
Ci sono persone che si arrendono in un minuto, altre ci mettono un po' di più, qualche mese, un anno, due. Ma non c'è mai fretta. Anche l'attesa è bella perchè scruti la persona cercando di indovinare e immaginando quello che sta nascondendo.
E sia anche chiaro che io non voglio vedere proprio tutto, sarebbe pericoloso. Mi basta quel tanto che mi permetta di girarci dentro e poi uscire. Un po' come "Essere John Malkovich", senza soldi però e senza smania di essere l'altra persona. Solo guardare ed emozionarmi con lei.
Immaginare, conoscere ed emozionarsi. Mi basta. E' il mio piccolo, grande peccato;-) Un peccato che mi lascia un grande tesoro.

giovedì, ottobre 18, 2007

Povero principe,
i tuoi sorrisi ormai bagnati dalle lacrime
inteneriscono queste colline
che ormai sono il tuo nido,
il tuo obbligato rifugio.

Il tuo dolore spezza l'unica rosa
rimasta nella stanza
e la gioia amara di questa serata
vagheggerà solitaria
nei ricordi più recenti.

Povero principe,
tu che danzavi e correvi
fra coppe di vino
e grandi banchetti
euforico amante ingannato dalla vita.

Se almeno il tuo sacrificio
fosse visto dagli dèi
essi ti manderebbero
un soffio di leggera rugiada
per curare le tue ferite.

Se almeno le piante
che tutti i giorni ti fanno compagnia
potessero prendere vita
ti donerebbero un po' della loro linfa
per curare il tuo male.

Ma tu sei un principe,
presto nascerà un bocciolo dentro di te,
soffice e caldo profumo di riposo,
gli occhi si chiuderanno per godere del sonno
per poi aprirsi con le prime, flebili luci
dell'alba.