martedì, aprile 20, 2010

Penso che in fondo Dio sia la parte buona della coscienza che ognuno di noi possiede. Voglio dire che ogni individuo nel mondo, al di là della fede religiosa, abbia dentro di sè un'anima buona e una cattiva. Ecco, Dio è la parte buona dell'anima. E' la viva personificazione della coscienza che ti dice di comportarti bene e di avere valori nobili.
Non so se Dio sia la coscienza o il contrario, cioè se la coscienza sia il Dio che ognuno ha dentro di sè.
Ma mi chiedo che differenza ci sia fra il sentirsi in colpa o in pace con la propria coscienza (e quindi la parte buona di noi stessi) e l'esserlo con Dio.

martedì, aprile 13, 2010

Ti ho incontrato quando avevo 14 anni, al mare. Ti ho parlato una o due volte. Ma le persone che hanno la luce negli occhi si riconoscono subito.
Ti ho scritto, una volta in città. E tu mi hai risposto. Così siamo andati avanti due anni. Una volta sono anche venuta a trovarti.
Eri allegro, mi parlavi dei tuoi sogni, grandi cose, grandi viaggi. Volevi guidare aerei. Io invece sognavo te, o uno come te.
Poi stop.

Dopo cinque anni ti telefono. Per te sono stati anni intensi: sei un pilota, hai una moglie e una figlia. Hai paura che io voglia qualcosa da te. No, non voglio niente. Solo che sto facendo i conti con me stessa e con la mia vita e tu eri ancora una parentesi aperta. La volevo solo chiudere. Ma mi fa piacere che tu abbia fatto "grandi cose" così come ti aspettavi.
Poi stop.

Passano nove anni e girovagando su internet vedo delle foto che hai scattato dal tuo aereo. Montagne, nuvole, mari, luoghi molto lontani che non ho mai visto. Penso che in fondo non sei cambiato, che nella tua anima ci sia sempre molto stupore e allegria per la vita.

Senza che tu lo sappia sei stato un amico e questo è l'unico modo per dirtelo.