mercoledì, febbraio 18, 2009

Io e mio fratello.


Mio fratello: "Certo che questi militari, invece di mandarli a fare una guerra stupida o addestrarli a fare niente qui in Italia, li potrebbero usare per altre cose, più utili alla società"

Io: "Sì come ad esempio lottare contro la mafia"

...

Lui: "Che poi, cosa fanno tutti i giorni in caserma?"

Io: "C'è il moroso di una mia amica che è militare e lui si allena tutti i giorni e poi d'inverno va a fare gli allenamenti sugli sci in montagna, tra una cosa e l'altra è sempre abbronzato"

Lui: "Già

...

Lui: "Potrebbero davvero usarli per cose più utili"

...

Lui: "Ad esempio per scoprire chi ha incastrato Roger Rabbit"

:-)

Io: "Oppure chi ha ucciso l'Uomo ragno"

Lui: "O che fine ha fatto Carmen Sandiego"

Io: "O dov'è finita Susan che stanno ancora cercando disperatamente"

Stiamo parlando del nulla, appunto...

giovedì, febbraio 05, 2009

AUTUNNO

"Autunno tu che passi,
le foglie prendi e scappi
e con te le porti via
nel nulla per una via.
Sei come un pappagallo
di colore rosso e giallo
che vola via
lasciando il posto alla malinconia."

Io a 10 anni:-)

lunedì, febbraio 02, 2009

La finestra e il passato

Leggo il blog di un caro amico e realizzo d'un colpo che la prospettiva dalla mia finestra è cambiata, o meglio, è ritornata quella di tre anni fa. Nel frattempo sono cambiate molte cose: prima di tutto la finestra:-) ma poi anche la mia camera, i mobili (quelli che ci sono e quelli che non ci sono più), gli oggetti, i libri: quelli di scuola, quelli consigliati da persone molto care e quelli che ho scelto io. Ma forse soprattutto, inutile dirlo, sono cambiata io. Ma questo è un discorso molto vano e inutile.
La cosa invece più carina è che proprio di fronte alla finestra della mia camera adesso c'è la finestra di una bimba di 11-12 anni (o forse già ragazzina...boh, è un'eta indecifrabile). Le pareti sono verde chiaro, sugli scaffali ha i libri di scuola. La mamma ha deciso, non so perchè, di non mettere tende, così quando lei è alla scrivania che studia io la vedo. L'ho vista anche domenica pomeriggio. E ho pensato che era un peccato che fosse lì a studiare con la testa piegata su un libro. Con la sua treccia lunga, a volte sbadiglia, perchè in effetti lo studio spesso mette sonno. E a me viene da soridere perchè in fondo rivedo me stessa. Mi stupisco della tenacia con cui studiavo, della volontà con cui rinunciavo ad uscire per stare sui libri o della forza che dimostravo a me stessa svegliandomi presto per ripassare (e forse non ce n'era neanche bisogno).
A volte compaiono i genitori nella camera, parlano, o forse le fanno compagnia. Chissà quali sono i suoi pensieri, spero siano leggeri, spero lo siano ancora per molto tempo. Spero possa vivere libera di scegliere e di fare quello che più le piace. Spero trovi la sua strada, ma non molto presto. A volte vivere nell'inconsapevolezza è meglio. E' giusto invece cercare, provare, buttarsi, poi pentirsi, tornare indietro, sbagliare, riprovare. Massì è meglio così, che pretendere di fare sempre tutto giusto, tutto come va fatto per paura di ferire, di stare male, di fare la cosa sbagliata.
Forse a volte è meglio precipitare nel vuoto che correre su una strada sempre dritta (o forse no?).