martedì, aprile 17, 2007

Hoy siento en el corazòn
un vago temblor de estrellas

Leggo questi stupendi versi del poeta granadino (mi querida Granada!) e mi viene in mente quello che mi ha detto ieri un amico spagnolo: a volte vita e letteratura vanno di pari passo.
Beh, Lorca deve aver immaginato che negli anni e secoli avvenire qualcuno si sarebbe sentito esattamente così, come lui in quel momento. E deve aver pensato che scriverlo avrebbe aiutato il suo lettore a definire in modo elegante ed estasiante il suo sentimento. Che bello dare un nome poetico alle cose!
Forse era primavera, come adesso, quando qui e come soprattutto a Granada comincia ad alzarsi quel vento caldo di profumi dolci, di aromi sensuali.

La rosa
no buscaba la aurora:

Avevi proprio ragione caro Federico,
la rosa

casi eterna en su ramo,
buscaba otra cosa

Cosa cercava la rosa?

Inmóvil por el cielo,

forse cercava qualcosa dentro di sé. Chi lo sa…
E noi cosa cerchiamo?

1 commento:

Rendl ha detto...

Cosa cerca la rosa? Una rosa è una rosa è una rosa... Se sapessimo tutto di noi smetteremmo di domandare. La poesia serve a porsi le domande e a porre le domande alle parole con la quali cerchiamo di dire la verità (mai ultima)...
Un abbraccio, mittika!