lunedì, aprile 16, 2007

Entro in casa di una persona molto speciale, che adesso non c'è più.
Il suo profumo è ancora nell'aria. Me lo gusto tutto, fino a quando ce n'è.
Mi guardo intorno, le sue cose sono ancora al loro posto. I triangolini fatti a maglia per la coperta, i sacchetti di carta e di plastica che custodiva (perchè non si butta via niente!), i biscotti del mattino nel barattolo.
Poi vedo un cofanetto rosso. Penso che dentro ci sarà qualche gioia, poca roba visto che non ha mai portato niente di oro. Apro ... e rido: una ventina di caramelle cioccolato e caffè. È vero, era golosa. Non diceva mai di no ad un dolce. In giro c'è ancora il cerchietto per tenere un po' in ordine quei capelli un po' scomposti, il pettine, la valigia dell'ospedale. Cambio stanza.
In camera da letto, nell'armadio, ci sono le sue maglie. Lo sguardo mi cade solo su quelle che le piacevano di più. Le altre non andavo bene: una aveva troppi fiori, l'altra troppo chiara, l'altra le maniche troppo corte, quella troppo lunga...quante storie! Beh, ognuno ha i suoi gusti. Anche ad 88 anni uno avrà diritto ad avere le proprie preferenze.
Mi giro verso il bagno, e la vedo mentre esce col suo bastone e le robe che ha appena lavato. Le dico: "Nonna vado, devo andare a studiare". E lei: "Uff, con 'sa studiè...Tò" e un po' scocciata mi porge il secchiello come per ordinarmi, senza una parola in più, di andare a stendere la sua roba. Così forse potrà perdonarmi per non poter stare ancora un po' con lei. E io vado volentieri, pensando che la nonna è bella anche quando si arrabbia.

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