sabato, febbraio 09, 2008

Dev'esserci qualcosa di strano nell'aria, come una nube pesante e malata, ancora più infestante dello smog e delle malattie virali.
Dev'esserci un male che disgrega e allontana, che impedisce a tutti di parlare, di capire e farsi capire.
Se no quale può essere la spiegazione alla fragile stabilità delle coppie? Cosa ostacola l'empatia, il sacrificio, la costanza...
Nei tribunali si creano code infinite di gente che vuole cambiare vita e ripartire da zero con l'amore. Ogni giorno c'è una persona che si arrende e che comincia a guardare suo marito, compagno, fidanzato con indifferenza.
Dov'è finita la magia di tutti i giorni?
Dov'è la bellezza delle banali ma stupende abitudini quotidiane? Quelle che ti consolano l'anima, che sono un riparo alle vere bruttezze del mondo.
Eppure io ho conosciuto questa bolla di felicità quotidiana e so che è possibile.

Dev'essere calata su tutti noi una nube di egoismo che ormai ci ha convinto che la felicità condivisa è un sogno e che l'unico modo per raggiungerla è correre all'infinito, all'impazzata, senza mai fermarsi.
Siamo tutti come bambini indifesi che cercano di creare una vita perfetta, proprio come nei nostri sogni. Ma i sogni sono belli proprio perchè rimangono tali, mentre la vita è bella proprio perchè non è perfetta.

1 commento:

Rendl ha detto...

Sono i "tempi", si dice a volte, ma non credo che prima ci si amasse di più o si soffrisse per amore in modo diverso da come soffriamo noi oggi. E' certo, però, che l'egoismo comanda. E non si ha più la pazienza, l'umiltà, la costanza di ascoltare l'altro, di convidere con lui le cose brutte e belle che ci capitano,e allora l'altro diventa un manichino cui ci appoggiamo, uno specchio su cui riflettiamo la nostra immagine, e un mobile in più dell'arredo. Perchè non sappiamo ascoltare? Perchè forse ascoltiamo troppo noi stessi,le nostre stupide sciocche paure, i nostri sogni, scordandoci di quello che abbiamo già sotto gli occhi, a partata di abbraccio, o di bacio o di carezza...